Le distorsioni dei processi politici in Italia ed Europa, ma anche nella nostra vita quotidiana
  1. Danza tragica in cielo: quattro uomini morti dalle risate

    By Mario Rossi il 12 Jan. 2015
     
    0 Comments   122 Views
    .
    Sul muro della mia libreria c'è una vecchia caricatura incorniciata: un uomo in uniforme tiene una pistola puntata sulla tempia del caricaturista, che sta seduto dietro la propria scrivania tenendo in mano un pennarello. "Ripeti", gli dà l'ordine l'uomo armato mentre il disegnatore spaventato ripete: "Evviva l'esercito! Evviva la religione! Evviva i padroni! Abbasso l'umorismo!" Nell'angolo della caricatura c'è la firma: Wolinski 94.

    In quell'anno Georges Wolinski era già una leggenda vivente della gloriosa satira francese, uno dei caricaturisti più noti, co fondatore del settimanale cult "Hara-Kiri" dei rivoluzionari anni sessanta. Hara-Kiri è esistito fino a novembre del 1970, fino a quel noto incendio nel club "Cinq-Sept", quando i giornali francesi vennero pubblicati con titoli: "Danza tragica all'interno di Cinq-Sept: cento quaranta sei morti!" Una settimana più tardi nella sua città natale Colombey-les-Deux-Eglises è morto il presidente Charles de Gaulle e Hara-Kiri ha pubblicato sulla copertina: "Danza tragica a Colombey - un morto!" Il settimanale venne vietato e Wolinski insieme ai suoi amici ne fonda uno nuovo, chiamandolo Charlie Hebdo.

    Senza alcun compromesso, Charlie Hebdo uscì puntualmente per i successivi dieci anni, fino a quando non venne chiuso. Gli anni ottanta erano caratterizzati dall'ottimismo nei consumi, a nessuno interessava la satira. Quando l'ottimismo mostrò segnali di indebolimento, tornò in scena Charlie, rinnovato, nel 1992. Un anno più tardi, a Spalato, è stato inaugurato Feral Tribune, considerato dalla redazione di Charlie Hebdo, un giornale alleato. A febbraio del 1994, in piena guerra, ad un mese dopo la pubblicazione della leggendaria immagine di Tudjman e Milosevic a letto (che ha fatto il giro del mondo), i loro inviati hanno fatto un notevole articolo su Feral e Spalato, illustrata dalle bellissime caricature di Bernard Verhlac, allora il nuovo disegnatore di Charlie, conosciuto con il pseudonimo Tignous.

    I giornalisti di Feral vennero nominati, con molto orgoglio, dai colleghi francesi, "Croati Charles Hebdo" e ancora più orgogliosi quando questi ultimi si presentarono come inviati del "Francese Feral Tribune". In primavera dello stesso anno arrivò a Spalato Philippe Val, capo redattore in quegli anni, un comico e cantante (dopo diventerà un grosso personaggio di Radio France), accompagnato dal leggendario Georges Wolinski. Dopo quella visita, Feral Tribune ha lavorato per i successivi quindici anni mentre Charlie Hebdo fino a pochi giorni fa. Grazie agli estremisti islamici che reagivano burrascosamente ad ogni vignetta pubblicata, sono diventati noti come quelli che combattono il fanatismo religioso islamico, anche se molto spesso e in maniera più brutale prendevano in giro gli ebrei e (soprattutto) i cattolici, oltre al governo francese naturalmente.

    A novembre del 2011, in seguito all'edizione speciale Charia Hebdo, in cui Maometto viene rappresentato come capo redattore e che minaccia dalla copertina con cento frustate tutti quello che si fanno delle grandi risate, sono sopravvissuti ad un brutale attentato nel quale fu distrutta l'intera redazione. Nonostante questo non si sono fermati: sulla copertina del numero successivo era disegnata la caricatura dei disegnatori di Charlie Hebdo mentre baciano appassionatamente Maometto, e il titolo "L'amore è più forte dell'odio".

    Il problema non è la forza dell'amore ma la debolezza dell'odio che non può sopportarlo: tre anni più tardi, mercoledì scorso, davanti alla redazione si è fermata una Renault Clio, dalla quale sono usciti due uomini incappucciati. Sapevano esattamente chi cercare e sapevano anche quando cercare: mercoledì mattina, giornalisti e disegnatori di Charlie Hebdo avevano una riunione. C'erano tutti intorno al tavolo: Stephane Charbonnier Charb e Jean Cabut Cabu. C'era anche Tignous e ovviamente, il vecchio Georges Wolinski. Un istante più tardi, tutti e quattro erano morti, insieme agli altri sei colleghi uccisi. L'ultima cosa vista da Wolinski era un fucile puntato sulla tempia, la stessa scena presente sulla caricatura che si trova nella mia libreria con la differenza che il messaggio di questa era soltanto "Evviva la religione!".

    Vorrei salutarli come credo piacerebbe a loro, "Danza tragica nel cielo: quattro uomini morti dalle risate!", quattro uomini di Charlie danzano da qualche parte lassù intorno ad un Maometto spaventato, violentemente lo spogliano per poi baciarlo appassionatamente. L'amore è più forte dell'odio.
      Share  
     
    .