Le distorsioni dei processi politici in Italia ed Europa, ma anche nella nostra vita quotidiana

Replying to Primavera amplificata

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  1. Posted 9/4/2018, 15:40
    Stamattina sono rimasto incantato quando ho visto gli alberi fioriti davanti all'edificio dove lavoro. Sono i cinque sul lato nord della strada d'accesso che si sono messi in vista, mettendosi addosso i più belli gioielli dei quali dispongono. I fiori grandi, orgogliosi fanno bagno nei reggi di sole emettendo centinaia di colori pastelli. Uno spettacolo che soltanto la natura può creare. Ma questa manifestazione si trova tra gli edifici, tra le vie della città e per questo raggiunge un livello ancora più alto della bellezza. Contrasta la bruttezza creata dall'uomo che spesso cerca di competere con essa, ma molto raramente riesce ad avvicinarsi. Tutti si fermano davanti a questo quadro artistico auto creatosi. Come se cercassero di trarre l'energia vitale da questa trascendente visuale.

    Finiti questi 50 metri di meraviglie entro in ascensore. Rivestimento in acciaio inox con una testura ben disegnata, ma non trasmette niente, soltanto la freddezza della materia non organica. Davanti alla porta dell'ufficio ci sono due piante; l'ultima traccia della natura. Mi siedo sulla mia sedia ed allungo la mano per accendere l'elaboratore elettronico. Si sta accendendo, lentamente. Inserisco le credenziali e vado a prendermi quella bevanda nera e aspra senza la quale noi Italiani non riusciamo a riprendersi l'inizio della giornata. Una stanza buia, senza finestre con 4 distributori: caffè e altre bevande calde, bevande fredde, snack ed ultimo fornisce i gelati. Ci sono anche 5 tavoli con le sedie dove i lavoratori stanchi possono riposare per un' attimo. Sono seduti 8 ore al giorno, ma i miei colleghi li trova sempre seduti, anche qui.

    Io consumo in piedi. Sorso dopo sorso, la caffeina inizia a produrre il suo effetto ed io comincio ad avvicinarmi alla realtà quotidiana. 5 giorni su 7, 45 settimane su 52, tranne rare eccezioni, intendo le festività. Tutto nella norma, ma stamattina sento che è un po' diverso: fisicamente non mi sento proprio al massimo. Mi viene qualche dubbio che ho la febbre. Torno davanti alla mia postazioni di lavoro e inizio a svolgere i compiti quotidiani, con fatica. Le dita si muovono molto più lentamente sui tasti della tastiera ed anche il mouse nella mia mano destra non ha la solita velocità e l'efficacia. Sono appena le 10, sto pensando con una certa preoccupazione, e devo arrivare fino alle 5 e mezza. Speriamo bene. Mi circondano i soliti discorsi del lunedì: sulle partite di Milan ed Inter (c'è anche qualche Juventino), la vittoria della Ferrari a Bahrein, le baldorie di Marquez in Argentina. Di solito anche io faccio parte, ma oggi non mi associo. Cavolo, davvero non sto bene - è la conclusione finale con la conferma e le prove certe.

    Le mie dita si muovono sempre più lentamente ed ogni tanto si fermano. Meno male che non c'è molto da fare oggi. Ho trovato la soluzione: ho aperto la posta elettronica e sto simulando di esaminarla. Così guardo lo schermo, non vedendo niente, ed ogni quattro minuti clicco per aprire un altro messaggio. Stamattina niente le mail indesiderate. Mi dispiace un poco. A volte contengono delle foto che risollevano il mio spirito (e qualche volta anche certe altre cose). Così sono risuscito a sopravvivere fino al pranzo. Nella mensa sono andato tardi, per evitare la gente; quando non sono al massimo preferisco stare appartato, da solo, se possibile. Un piatto di pasta ed una macedonia. Qui si tratta di una specie di raffreddore e le vitamine dovrebbero aiutare. Dopo ho preso una bottiglietta d'acqua dal distributore per mandare già la pillola. In questa parte di Milano, dal rubinetto esce una delle peggiori acque che io abbia mai assaggiato.

    Non è prima volta che mi succede una cosa di genere e di norma si risolve in giornata; un'altra aspirina prima di andare a letto e il giorno dopo sono come nuovo. Speriamo che la storia si rispetti anche questa volta. Il pomeriggio sta avanzando. Non ho preso nemmeno il secondo caffè che di solito consumo dopo il pranzo. Non sento gran che sapore di niente perciò mi sembra stupido spendere 40 centesimi per niente. Sono andato anche 15 minuti in bagno e mi sono seduto, appoggiando la testa sulle ginocchia, per riprendermi. Ha aiutato molto poco. Dopo questa pausa è venuto un collega per avere una mano nel risoluzione di un problema. Cercavo di concentrami e di dargli una mano, ma la fatica era quasi disumana. Alla fine abbiamo risolto; si trattava di una cosa da niente. Non ho capito perché non riusciva a concludere la faccenda da solo. Era talmente banale il procedimento da applicare che potrei definirlo una trivia. Devo resistere ancora un'ora e mezza e dopo riprendo la direzione per la casa. Spero che i mezzi non facciano i soliti scherzi; oggi mi peserebbe troppo.
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