Le distorsioni dei processi politici in Italia ed Europa, ma anche nella nostra vita quotidiana
  1. Distorsione

    By Mario Rossi il 27 July 2022
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    Qualche giorno fa ascolto l'apparecchio con lo schermo e sento il massimo esponente del governo dire che la colpa per le alte tasse e di quelli che non pagano; così devono pagare di più quelli che sono disciplinati e onorano i propri oneri. E' soltanto una verità parziale, ma quella girata al contrario. Bisogna cominciare dall'inizio: prima lo stato spende una montagna di soldi; molte delle spese sono socialmente ingiustificabili, specialmente quelle andate in corruzione ed arricchimento personale dei politici ed i loro compari. Vogliamo menzionare anche gli investimenti pubblici falliti, andati in fumo? Le finanze pubbliche non vanno in tilt e cosa facciamo; aumentiamo le tasse. Per questo sono i veri artisti, le modalità come ti tassano, le scuse per questi provvedimenti sono infinite. La mia tassa preferita è quella che si paga per l'ombra che i cartelloni pubblicitari, quelli che vediamo accanto alle strade, provocano sul suolo pubblico. Più grande è l'ombra, direttamente proporzionale con la grandezza dell'insegna, devi pagare di più. Se hai i soldi per far divulgare i tuoi prodotti e servizi, pertanto hai anche i soldi per le tasse.

    Era per anni il modo di risolvere i problemi finanziari. Con l'aumento delle imposte quelli che non pagavano, continuavano a rimanere sulla stessa linea di condotta, ma gli si associavano gli altri; alcuni per la pura rabbia verso lo stato ed altri per la necessità di sopravvivere. Ci sono dei compartimenti dove il profitto è molto basso e se devi pagare di più al governo semplicemente devi decidere di chiudere o di evadere. Guarda un po', un mancino di una certa posizione nel governo se ne accorto e l'ha detto pubblicamente ottenendo grandi alloggi di quelli che usano mano giusta per tirare le seghe. Ma compagni del nostro eroe si sono incavolati, ma notevolmente, contestando le parole pronunciate, senza alcun contro argomento, com'è di loro abitudine. E' meglio fare due risate a proposito.

    Dare i colpa agli evasori e un'ottima forma per distogliere l'opinione pubblica dalla soluzione, non soltanto giusta, ma obbligatoria; tagliare tutte le spese non necessarie, includendo anche quelle minime. Vado in palone quando sento dire che la somma spesa è piccola e non vale la pena impegnarsi a risparmiarla. Le mie tasche sono voto e non voglio che si spenda nemmeno un centesimo di quello che non è indispensabile. Ma questo, anche con una buona volontà di chi dirige il paese (supponendo che questa possa esistere, ma non ne sono sicuro) non è facile per i centri della spesa sono molteplici ed egoistici e combattono con ogni mezzo per mantenere i privilegi acquisiti. Avevo un po' di speranza che il precedente governo tecnico riesca a fare una pulizia: non dovrebbero avere dei problemi per farsi rieleggere nelle prossime elezioni, pensavo ingenuamente io. Picche! Quando entri una volta, non vuoi più uscire.

    Siamo qui, non si vede una via di uscita e io mi ritiro dentro me stesso, informandomi meno possibile sugli eventi dei quali una volta sapere tutto. Mio papà dice: meno sai il campo della tua ignoranza è maggiore e io cerco di immergermi in quel campo più possibile: non vedo, non sento e non parlo. Accetto l'osservazione che è un comportamento un vile, egoistico e non so cos'altro. Ma loro hanno vinto. Penso anche di trasferirmi all'estero ma non sono tanto certo che là andrebbe meglio. Pertanto mi immergo nella letteratura, lo sport (mi piace e mi rilassa andare in bici), cerco di diventare zen già quando mi manca la forza di reagire, di organizzarmi con gli altri, perché anche loro sono corruttibili e non sincere e qui ognuno guarda il pertinente sedere. Siamo troppo individualisti noi dell'occidente e molte forze "cattive" stanno usando questa nostra debolezza. Dovremmo girarsi di più verso la cultura di collettività diffusa in Asia.

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    Last Post by Mario Rossi il 27 July 2022
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  2. Macaron

    By Mario Rossi il 10 July 2021
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    Stamattina tutto regolare a parte questo blog distorto. Mi sono alzato alle 8 e prima avevo sbrigato le attività nel bagno. Il vestirmi è andato veloce perché ieri sera mi sono preparato il vestiario per oggi. La prima collazione era composta da due biscotti e mezza tazza di latte. Ho mangiato in piedi per risparmiare il tempo. Il treno è arrivato in tempo e all’ora solita ho beggiato. Sono arrivato penultimo all’ufficio, come usuale. Di norma, l’ultima arriva un collega. Entra, saluta, sistema le sue cose e tira fuori dalla borsa una scatoletta: ha preparato i dolci e ci ha portare un po’ per farci assaggiare. Ottimi! Sopra e sotto la meringa con la farina di mandorle e in centro una crema di cioccolato. Ci spiega che si tratta di una ricetta francese e che il nome è macaron. Cavolo!

    Il mio cervello fino alla pronuncia di tale nome era bello rilassato. Avevo acceso l’elaboratore elettronico in dotazione e sedevo tranquillo sfogliando la posta per vedere cosa c’è di fare oggi. Ma quando il mio orecchio ha sentito la parola, la pace nella quale ero immerso è scomparsa. Ultime due settimane non si parla che dalle elezioni francesi e sentita il termine mi è venuto in mente lui. Nel suo nome manca una lettera “a”. Ecco perché per me lui non è dolce. Fatta questa premessa, sulla base linguistica e parafrasistica (vado matto per questi esercizi mentali e le associazioni), parliamo un po’ del nostro francesino. Il diminutivo non è stato usato per offenderlo, ma perché è giovane. Sicuramente una delle ragioni perché piace tanto.

    Il fatto della giovinezza a me piace: più creatività, maggior capacità di cambiare le cose. Anche la sua metà migliore e una bella donna. Un po’ datata per essere proprio desiderata, ma tornando qualche anno in dietro si poteva fare anche un pensierino. Sul dolcetto senza una lettera per adesso non do alcun giudizio. Nel momento di questa scrittura, non è diventato nemmeno ufficialmente il presidente. Quando lo diventa ed inizia a fare dei provvedimenti potrò avere una simpatia, o meno per lui. Ma per adesso è una tabula rasa. Non per tutti, però. Da noi lo già adorano e danno dei giudizi spropositati, del tutto fuori logo. Molti dicono che la loro valutazione si basa sul suo programma. Sciocchezza! Il programma è talmente generale che non si capisce niente, come sono di solito anche le proposte preparate nelle campagne elettorali dai nostri politici.

    Una signora si ha spinto talmente tanto di definire le sue intenzioni rivoluzionarie. Si prenda un vocabolario e si guardi cosa significa la rivoluzione. La rivoluzione è un cambiamento sanguinoso, considerandola al livello della società. Le sommosse le fa gente affamata, che non ha niente da perdere e figuriamoci se fossimo arrivati in queste condizioni. Se non scopia la rivoluzione in Spagna, con quasi il 20% dei disoccupati, in Francia non si vedrà sicuramente. Sottolineano il fatto che lui è un intellettuale. Visto che questa parola ha una definizione molto soggettiva, sarebbe meglio non trascinarlo troppo dentro in un ambiente che potrebbe non essere proprio suo. Dall’altro, la maggioranza della classe dirigente è altamente istruita e ha letto anche qualche libro, ma nessuno si azzarderebbe di dire che sono intellettuali.

    Sembra che tutti coloro che si sentono in sintonia con lui, per vari motivi, vuole prendersi un vantaggio personale sulla base del suo successo. Tutti sul carro del vincitore! Ragazzi, lui è un francese e vive là. Loro non sono né meglio né peggio di noi; sono semplicemente diversi. Certe cose da loro possono funzionare, mentre da noi falliscono, e viceversa. Datevi una calmata ed avete un po’ di pazienza. Non passerà molto tempo prima che si mostri la sua faccia vera, la strategia di governare, l’abilità di comunicare con il popolo. Già adesso sono molti strati della società francese che si esprime in modo molto negativo sulla sua persona e sulle sue politiche di passato. Ricordiamoci numerose e lunghe proteste provocate del cambiamento della legge sul lavoro. Meno ai lavoratori, più agli imprenditori. Ma lui non faceva parte del partito socialista? Si, è vero, ma lavorava anche per una banca molto importante. Un banchiere socialista? Fino ad oggi non si è visto, tranne uno in India, se mi ricordo bene, ma sono le eccezioni che confermano le regole.

    Il cielo è parzialmente coperto

    La fotografia ci mostra lo stato attuale: il cielo è parzialmente coperto dalle nuvole. Le nuvole possono avanzare e coprire quel poco d’azzurro, ma possono anche ritirarsi e farci vedere un sole splendente. Secondo vuoi cosa succederà?

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    Last Post by Mario Rossi il 10 July 2021
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  3. Due giorni a Tirana
    Un breve viaggio in Albania

    By Mario Rossi il 30 July 2020
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    Sono arrivato alle 9 di mattina all'aeroporto di Tirana, partendo alle 7:15 da Bergamo. Era domenica. Mi aspettava la mia guida. Ci siamo presentati, ma il suo nome mi era incomprensibile. La cosa bella è che non è un nome albanese, ma scandinavo; suo padre era appassionato di un giocatore di calcio e così lui si ha preso il suo nome. Alla fine abbiamo deciso che lo posso chiamare Elky. Breve, memorizzabile ed anche carino. Un ragazzo su 30 anni, bella presenza ed istruito. Ha fatto la facoltà della lingua francese e normalmente porta in giro i nostri cugini oltralpe, ma visto che era libero e io avevo fatto la richiesta all'agenzia nell'ultimo momento, l'hanno assegnato a me. Il suo italiano è lontano dalla perfezione ma abbiamo comunicato senza problemi.

    In 20 minuti ci siamo trovati in Tirana e mi ha portato nell'albergo che la stessa agenzia turistica mi aveva prenotato. Niente da fare. Quelli dell'albergo non hanno ricevuto l'e-mail con la richiesta, o non l'hanno visto. Dopo una mezz'oretta mi hanno spostato in un altro hotel, a pochi passi dal primo. La stanza va benissimo, ma il bagno non è il massimo. Il tappo del lavandino è chiuso e il meccanismo d'apertura è rotto, pertanto l'acqua stagna. Il water è attaccato al muro in modo che devo allargare bene le gambe se voglio sedermi. Va bene, non è il massimo ma io non sono complicato e cerco di non arrabbiarmi per non guastarmi questo breve soggiorno nella capitale albanese. Alla fine, io ho scelto un posto a basso prezzo e per una notte si sopravvivrà.

    tirana

    La prima tappa, concordata in anticipo, un agriturismo a quasi 2 ore dalla capitale. Mi hanno detto che si mangia da dio ad un prezzo molto conveniente. Ho scoperto che la prima affermazione era del tutto corretta, ma seconda un po' meno: non costa quasi niente! Undici euro! Una marea di antipasti: salsicce di vari tipi, alcune in un fantastico sughetto, funghi alla griglia, peperoni ripieni di formaggio, sottaceti, prosciutto (forse unica cosa che era un po' sotto tono), varie specialità locali delle quali non conosco il nome. Per il secondo una grigliata: carne di maiale e capretto. Quest'ultima una meraviglia: morbida, saporita e dolce. Includete anche mezzo litro di vino di casa (buono) e una grappa per cercare di digerire meglio. La quantità era molto abbondante, ma io non riuscivo a limitarmi. Alla fine anche i tre vari dolci. Tutto servito come nei migliori ristoranti, da uno staff simpaticissimo. Merito dell'ottimo cuoco ma anche degli ingredienti genuini che da noi non si trovano più. Il sapore delle verdure non c'entra niente con quello che compriamo noi in Italia. Anche gli altri pasti che ho avuto in Tirana erano ad alto livello e così i nostri vicini di casa si sono presi un grande punto: ottimo cibo, che per noi italiani non è poca cosa.

    Tornati in Tirana, Elky mi ha portato a visitare il museo Nazionale. Dentro si trova tutta la storia di questo paese, partendo dai primi essere umanoidi che abitavano in quelle zone, passando per il periodo della colonizzazione greca e romana, medioevo passato prevalentemente sotto il dominio turco, fino al rinascimento albanese del diciannovesimo secolo e la formazione dello stato albanese nel 1912. Si continua con il periodo tra le due guerre mondiali e la vittoria dei comunisti che sono arrivati al governo dopo la vittoria sui fascisti (noi) e nazisti che ci hanno seguiti (tedeschi). C'è una sala che mostro gli orrori del comunismo. I prigionieri politici, la gente comune finita nei campi di concentramento (e spesso anche ammazzata) soltanto per qualche parola sbagliata, i collaboratori del dittatore finiti quasi tutti male. La mia guida mi ha mostrato e spiegato tutto questo senza un minimo di imbarazzo. Giustamente, perché lui non c'entra niente con quella faccende, ma noi spesso ci leghiamo sentimentalmente al passato, in modo positivo o negativo, perché si tratta del nostro popolo.

    Il museo è uno dei tanti importanti edifici che si trovano in centro della Tirana, sulla piazza Scanderbeg. Una piazza imponente sulla quale si affacciano i numerosi edifici dei vari misteri, un teatro ed una moschea. Un nuovo palazzo in costruzione domina la visuale: si tratta di un grattacielo con una forma curva, alto una trentina di piani, del quale la costruzione è stata fermata perché il costruttore non paga i debiti. Ecco, mi sento quasi a casa. Le strade intorno alla piazza sono tutte belle larghe e c'è anche parecchio traffico. Abbiamo fatto una passeggiata notturna nella zona più sciccosa del quartiere Block, molto bello è ricco. Una volta là abitavano i politici e dirigenti comunisti e l'accesso alle persone comuni era vietato. Poco lontano dal centro c'è anche un bel parco, attrezzato anche per le varie attività fisiche e pieno di giochi per bambini. L'edificio che mi è piacito di più si trova a pochi metri dalla piazza Scanderbeg. Si tratta di una chiesa ortodossa di nuova costruzione. Mai visto una chiesa moderna tanto bella ed affascinante che rispetta tutte le tradizioni e riporta la modernità in un modo naturale. All'interno c'è un affresco che rappresenta Gesù, considerato il più grande dei Balcani.

    In questi due giorni che ho trascorso in Tirana c'era molto movimento, dalla mattina presto fino alla sera tardi. Tutto amplificato anche dal campionato europeo di calcio. C'erano tanti megaschermi organizzati, suppongo, dal comune e pagati dai vari sponsor, circondati dai baracchini dove si vendeva prevalentemente cibo, bevande e vari gadget legati alla manifestazione calcistica. Anche nei bar normali, quasi tutti, si trovavano i grandi schermi o video proiettori. Una città vivace, giovane, piena di speranza in un futuro migliore. Raccomando dal cuore una visita. E' a due passi da noi e vale la pena.

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    Last Post by Mario Rossi il 30 July 2020
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  4. Il rosa e il nero
    Trattato sulla felicità

    By Mario Rossi il 16 Dec. 2019
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    rosaneroHo chiesto in giro che cos'è la felicità. Per i malati, è la salute. Per i poveri, il denaro. Chi è sposato, pensa che la felicità sia una vita senza il coniuge. Le persone che non hanno figli, sognano di essere svegliate nel cuore della notte dalle urla di un neonato. Le persone che hanno figli, sognano di avere un album di fotografie nel quale un maturando non sia un drogato. Per chi ha un lavoro, la felicità consiste nel trovarne uno migliore. Per chi non ha un lavoro, la felicità è trovarlo.

    Alcuni miei conoscenti sognano di trasferirsi in India e passare il resto della loro vita sulle rive del Gange. Gli anonimi sognano di fuggire, almeno una volta nella vita, dai paparazzi. Quelli famosi vogliono iniziare una nuova vita. Senza dovere presenziare alle anteprime dei propri film. Senza preoccuparsi degli anni che passano e dell’età. Senza essere schiavi dell’industria cinematografica. Gli anziani sono infelici in quanto non sapevano che quando erano giovani dovevano essere felici di essere giovani. I giovani sono infelici in quanto vorrebbero godersi la vita qui e ora, ma senza denaro non c'è felicità... Alcuni provano investendo i soldi in Forex, cioè commercio delle valute online. Pochi hanno successo. Altri rischiano i soldi giocando online, in qualche casinò di subbia provenienza. Niente da fare!

    Tutti gli esseri umani, alle volte sono infelici anche se stando a qualcuno, non possono esserlo. Ci viene venduta la tesi secondo la quale avremmo la felicità se cambiamo noi stessi. Quelli che governano le nostre vite, con grande furbizia ci nascondono che la felicità (forse) sarebbe cambiare tutto quello che abbiamo intorno. Sembra tutto un po’ distorto. Se sei una persona che pensa in nero, e non in rosa, sei costretto a dare spiegazioni. Bisognerebbe accettare anche il nero. Del resto, che cosa c'è che non va nelle seppie?

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    Last Post by Mario Rossi il 16 Dec. 2019
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  5. Primavera amplificata

    By Mario Rossi il 9 April 2018
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    Stamattina sono rimasto incantato quando ho visto gli alberi fioriti davanti all'edificio dove lavoro. Sono i cinque sul lato nord della strada d'accesso che si sono messi in vista, mettendosi addosso i più belli gioielli dei quali dispongono. I fiori grandi, orgogliosi fanno bagno nei reggi di sole emettendo centinaia di colori pastelli. Uno spettacolo che soltanto la natura può creare. Ma questa manifestazione si trova tra gli edifici, tra le vie della città e per questo raggiunge un livello ancora più alto della bellezza. Contrasta la bruttezza creata dall'uomo che spesso cerca di competere con essa, ma molto raramente riesce ad avvicinarsi. Tutti si fermano davanti a questo quadro artistico auto creatosi. Come se cercassero di trarre l'energia vitale da questa trascendente visuale.

    Finiti questi 50 metri di meraviglie entro in ascensore. Rivestimento in acciaio inox con una testura ben disegnata, ma non trasmette niente, soltanto la freddezza della materia non organica. Davanti alla porta dell'ufficio ci sono due piante; l'ultima traccia della natura. Mi siedo sulla mia sedia ed allungo la mano per accendere l'elaboratore elettronico. Si sta accendendo, lentamente. Inserisco le credenziali e vado a prendermi quella bevanda nera e aspra senza la quale noi Italiani non riusciamo a riprendersi l'inizio della giornata. Una stanza buia, senza finestre con 4 distributori: caffè e altre bevande calde, bevande fredde, snack ed ultimo fornisce i gelati. Ci sono anche 5 tavoli con le sedie dove i lavoratori stanchi possono riposare per un' attimo. Sono seduti 8 ore al giorno, ma i miei colleghi li trova sempre seduti, anche qui.

    Io consumo in piedi. Sorso dopo sorso, la caffeina inizia a produrre il suo effetto ed io comincio ad avvicinarmi alla realtà quotidiana. 5 giorni su 7, 45 settimane su 52, tranne rare eccezioni, intendo le festività. Tutto nella norma, ma stamattina sento che è un po' diverso: fisicamente non mi sento proprio al massimo. Mi viene qualche dubbio che ho la febbre. Torno davanti alla mia postazioni di lavoro e inizio a svolgere i compiti quotidiani, con fatica. Le dita si muovono molto più lentamente sui tasti della tastiera ed anche il mouse nella mia mano destra non ha la solita velocità e l'efficacia. Sono appena le 10, sto pensando con una certa preoccupazione, e devo arrivare fino alle 5 e mezza. Speriamo bene. Mi circondano i soliti discorsi del lunedì: sulle partite di Milan ed Inter (c'è anche qualche Juventino), la vittoria della Ferrari a Bahrein, le baldorie di Marquez in Argentina. Di solito anche io faccio parte, ma oggi non mi associo. Cavolo, davvero non sto bene - è la conclusione finale con la conferma e le prove certe.

    Le mie dita si muovono sempre più lentamente ed ogni tanto si fermano. M...

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    Last Post by Mario Rossi il 9 April 2018
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  6. I voto no

    By Mario Rossi il 24 Nov. 2016
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    La stanchezza si diffonde tra le mie celle celebrali, da mesi. Le discussioni lunghe come un rotolo di carta igienica che non finisce mai. La disperazione è cresciuta a tali livelli che faccio la promozione a Rotoloni Regina. Quelli almeno servono a qualcosa utile: puliscono la materia marone. Di quella sostanza lo scontro delle fazioni in lotta ne è pieno. Io sono un noista. Mi piace la parola appena coniata con la quale vi informo che voterò contro il cambiamento della costituzione. Mica qualcuno di voi a chiesto "perché"? E' colpa di quel tizio che ha fatto la domanda e io voglio rispondere, a tutti i costi(tuzione). Riletto la parte iniziale, mi sa che la mia storia si assomiglierà a quella che quotidianamente seguiamo: non si capirà niente. Se sé lo possono permettere loro, posso dire delle idiozie anche io. Almeno non lo faccio alle spese dei contribuenti.

    Seguendo gli argomenti serviti da entrambe le consorterie uno ci arriva presto alla conclusione: gli argomenti non ci sono. Né da una, né dall'altra parte. Perché qui parliamo della politica. Non è una scienza esatta, non è la matematica dove fai la somma e sai dove sei finito. E no cari. I siisti, quelli che pensano positivo, sostengono che il nuovo settaggio istituzionale garantirà le leggi più veloci. Io gli dico: chi se ne frega! A me interessa che la legge che esce fuori dal parlamento sia buona. Questa è la prima e la principale caratteristica che deve avere. Anzi, se la legge non è buona preferisco che ci si mette più tempo possibile per farla passare: così dura di meno e fa meno danni.

    Dicono anche che si risparmiano 300 stipendi in quanto gli senatori futuri non saranno pagati per quella funzione. Se approvano il dimezzamento degli stipendi e lasciano tutto com'è, risparmiano 450 stipendi. Ma non sarebbe unico beneficio. Ricevendo la metà di quello che prendono oggi forse sarebbero meno attaccati alle poltrone e lavorerebbero meglio. Quando quel tizio mette la fiducia, tu perdi tutta la tua moralità. Lasciar perdere 12 mila netti al mese? Nemmeno per sogno. Meglio vergognarsi un pochettino (forse c'è qualcuno che sente la vergogna, ma non credo siano molti) che lasciar perdere il tesoro che gli italiani con il suo sudore ti versano sul tuo conto corrente.

    Con questa nuova costituzione gli Italiani non avranno più la facoltà di scegliere chi gli rappresenta nel Senato, tuonano i noisti. Non è vero, rispondono i siisti. Per le elezioni regionali i cittadini avranno possibilità di esprimere le preferenze anche per il Senato. Unica cosa che questa legge non la possiamo fare adesso, prima che passi il referendum. Metto qui i consueti 3 punti di domanda. Ma chi mi garantisce che la legge sarà fatta proprio così? C'è un articolo a proposito nel testo nuovo? No! Ma guardiamo più in profondo. La legge sulle elezioni dei futuri senatori dovrà fare il parlamento attuale. E se non riesce a farla?

    Ma dai, facciamo gli ottimisti. Hanno fatto la benedetta legge. Le prossime elezioni sono nel 2018. Guardate che alcune regioni avranno le prime elezioni dopo questa data. Come si fa in questi casi? Con la costituzione attuale abbiamo tanti problemi e molti hanno capito questo. Molti di questi problemi sono risolvibili fuori dalla carta costituzionale, me nessuno fa niente a proposito. Cosa ci porterà la riforma nessuno lo può sapere. Pertanto metteremmo qualche decina di anni soltanto per scoprire le problematiche nuove, che come al solito non saranno risolte. L'argomento, cambiamo perché occorre cambiare, mi fa piangere. Io vorrei cambiare in meglio, non cambiare per cambiare.

    Ma il punto principale che mi porterà al mio seggio con atteggiamento negativo è il fatto che il nostro problema è un altro, che non c'entra niente dell'oggetto di discussione. Hanno infilato un pretesto per chiuderci gli occhi. Tutte le nostre difficoltà provengono dal fatto che Italia non è uno stato di diritto. Le leggi non si rispettano! Per dare un esempio solo, lo stato paga i fornitori con un ritardo che arriva anche a qualche anno. Se lo stato, che dovrebbe essere il garante della legalità, non rispetta le normative prodotte al suo interno, cosa possiamo aspettare dagli altri. Quello che vediamo quando ci giriamo attorno. E non è un belvedere. Con il no, non cambierà niente (come tra l'atro anche con il sì), ma diamo almeno un segnale alla casta e alla cozzaglia che non siamo così stupidi come loro vorrebbero.

    Gioisco in attesa dell'evento che si svolgerà tra 10 giorni esatti, perché sarà il terzo in 5 mesi dove potrò speculare con forex dove sono attivo da tanto tempo. Il primo era il referendum britannico, il secondo le elezioni USA e adesso arriviamo noi (nascondetevi tutti). I britannici mi hanno riempito le tasche. Ho indovinato l'esito e le previsioni monetarie erano giuste: la sterlina è stata affondata. Gli Americani mi hanno dato il piacere ausiliare, da aver indovinato il vincitore, ma purtroppo la loro valuta locale (bello chiamare il dollaro così, ma è vero) non ha seguito le previsioni degli analisti. In entrambi i casi ho puntato sul avvenimento meno probabile, quello dato come perdente dai sondaggi. Con la nostra farsa sono ancora indeciso su cosa puntare.

    Un comportamento intelligente e ragionevole è non mettere tutto su un cavallo, ma diversificare le opzioni. Perciò, visto che mi piacerebbe vedere l'attuale presidente del consiglio perdente, dovrei puntare i soldi sulla sua vittoria. In questo modo avrei piacere spirituale di vederlo steso, ma dispiacere economico di perdere i soldi. Se punto tutto su no e lui per caso vince (non sarebbe troppo da sorprendersi) con il denaro guadagnato mi asciugherei le lacrime per l'esito spiacevole. Ma il fatto è che ancora non so quale delle due opzioni sarà potenzialmente più redditizia. Dovrò aspettare ultimi giorni per prendere una decisione.

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    Last Post by Mario Rossi il 24 Nov. 2016
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  7. Danza tragica in cielo: quattro uomini morti dalle risate

    By Mario Rossi il 12 Jan. 2015
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    Sul muro della mia libreria c'è una vecchia caricatura incorniciata: un uomo in uniforme tiene una pistola puntata sulla tempia del caricaturista, che sta seduto dietro la propria scrivania tenendo in mano un pennarello. "Ripeti", gli dà l'ordine l'uomo armato mentre il disegnatore spaventato ripete: "Evviva l'esercito! Evviva la religione! Evviva i padroni! Abbasso l'umorismo!" Nell'angolo della caricatura c'è la firma: Wolinski 94.

    In quell'anno Georges Wolinski era già una leggenda vivente della gloriosa satira francese, uno dei caricaturisti più noti, co fondatore del settimanale cult "Hara-Kiri" dei rivoluzionari anni sessanta. Hara-Kiri è esistito fino a novembre del 1970, fino a quel noto incendio nel club "Cinq-Sept", quando i giornali francesi vennero pubblicati con titoli: "Danza tragica all'interno di Cinq-Sept: cento quaranta sei morti!" Una settimana più tardi nella sua città natale Colombey-les-Deux-Eglises è morto il presidente Charles de Gaulle e Hara-Kiri ha pubblicato sulla copertina: "Danza tragica a Colombey - un morto!" Il settimanale venne vietato e Wolinski insieme ai suoi amici ne fonda uno nuovo, chiamandolo Charlie Hebdo.

    Senza alcun compromesso, Charlie Hebdo uscì puntualmente per i successivi dieci anni, fino a quando non venne chiuso. Gli anni ottanta erano caratterizzati dall'ottimismo nei consumi, a nessuno interessava la satira. Quando l'ottimismo mostrò segnali di indebolimento, tornò in scena Charlie, rinnovato, nel 1992. Un anno più tardi, a Spalato, è stato inaugurato Feral Tribune, considerato dalla redazione di Charlie Hebdo, un giornale alleato. A febbraio del 1994, in piena guerra, ad un mese dopo la pubblicazione della leggendaria immagine di Tudjman e Milosevic a letto (che ha fatto il giro del mondo), i loro inviati hanno fatto un notevole articolo su Feral e Spalato, illustrata dalle bellissime caricature di Bernard Verhlac, allora il nuovo disegnatore di Charlie, conosciuto con il pseudonimo Tignous.

    I giornalisti di Feral vennero nominati, con molto orgoglio, dai colleghi francesi, "Croati Charles Hebdo" e ancora più orgogliosi quando questi ultimi si presentarono come inviati del "Francese Feral Tribune". In primavera dello stesso anno arrivò a Spalato Philippe Val, capo redattore in quegli anni, un comico e cantante (dopo diventerà un grosso personaggio di Radio France), accompagnato dal leggendario Georges Wolinski. Dopo quella visita, Feral Tribune ha lavorato per i successivi quindici anni mentre Charlie Hebdo fino a pochi giorni fa. Grazie agli estremisti islamici che reagivano burrascosamente ad ogni vignetta pubblicata, sono diventati noti come quelli che combattono il fanatismo religioso islamico, anche se molto spesso e in maniera più brutale prendevano in giro gli ebrei e (soprattutto) i cattolici, oltre al governo francese ...

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    Last Post by Mario Rossi il 12 Jan. 2015
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  8. L'amore

    By Mario Rossi il 25 June 2014
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    L'amore è il senso della vita. Quando vi sentite amati allora sicuramente non siete soli. Nonostante tutto, quando amate, potete sentirvi soli ma almeno avete la sensazione di sentirvi come un essere umano vero, perché l'uomo che non prova amore non può essere definito tale. Si amalgama con il resto, con la massa, la quale predilige la carriera, il denaro e l'egoismo. Esistono tanti diversi tipi di amore. Ovviamente sapete qual è l'amore più bello, quel tipo di sentimento in cui vi sentite "potenti", oltre ad avere le farfalle nello stomaco naturalmente. Il mondo è ai vostri piedi e nessuno può farvi del male, è come essere in un'altra dimensione, quella parallela, piena di una forza misteriosa, del tutto appartenente a voi stessi. Anche se avete la sensazione di avere il potere mentre siete soli, quando vedete la persona che vi piace, non sentite più le ginocchia, qualcosa di indescrivibile attraversa la vostra schiena, iniziate a parlare ma all'improvviso vi accorgete che quello che state dicendo non ha senso alcuno.

    Siete di nuovo degli esseri umani, vi siete separati dalla massa da cui eravate circondati fino a poco prima, dei visi a primo impatto differenti ma poco dopo sempre gli stessi. Mentre vi state avvicinando uno verso l'altro nella testa sentite una melodia, la più bella di tutte per voi, che rende il tutto ancora più speciale. Memorizzate come non mai tutto ciò che la persona amata vi dice, molto meglio di una qualsiasi poesia che dovevate imparare per la scuola. Iniziate a dire frasi senza senso e passate l'intera notte nel ripensarci, domandandovi del perché ho detto questo anzi che quello, era tutto così perfetto fino a quando non sono state pronunciate quelle parole del tutto sbagliate. Anche se in quel momento è già notte, non avete intenzione alcuna di dormire, è una cosa del tutto superflua, della quale potete fare a meno. Quando amano, spesso le persone scoprono di possedere talenti nascosti. Pensate per un istante ai poeti, a quanti di loro hanno dedicato le loro vite a parlare di amore. Io li capisco, si potrebbe scrivere per una vita intera e anche oltre (se nell'oltre credete).

    Esiste il lieto fine. Purtroppo anche quello meno felice. Non importa, perché se ci pensate, ogni fine offre un nuovo inizio, qualcosa di diverso, forse, migliore. Alcuni di noi, per conquistare la persona amata devono essere insistenti, mostrarsi come uomini superiori alla maggioranza. Altri, prediligono la semplicità e la spontaneità per entrare dentro il cuore dell'amato o della amata. Se al momento non avete qualcuno di speciale accanto a voi, non preoccupatevi, si sa, le cose migliori accadono alla fine, ci vuole del tempo, a volte di più, a volte di meno. La cosa importante è che voi vi sentiate degli esseri umani. Distaccatevi dalla massa, impegnatevi, cercate di capire chi per voi è davvero importante. Il resto verrà da sé.

    Alterazione

    Usate lo zenzero ogni tanto? Come nel blocco note (come uso io a chiamare questo tipo di opera informatica) che vi segnalo, ho scoperto un bellissimo slogan che cito qui: “piccolo è insignificante, ma piccante". Bello, vero? E' come l'amore, in effetti non è niente ma provoca dei bruciori di tutti i tipi. Ma dentro il nome di questo ortaggio c'è anche un gioco delle parole. Lo Zen al livello zero, cioè l'eccitazione totale, impossibilità di controllare le proprie emozioni e spesso anche le azioni, che ha volte si sentono in futuro in modo particolarmente pesante. Pertanto se avete dei problemi amorosi, provate la radice di questa pianta che ha molte proprietà curative, ed aiuta anche la digestione; non necessariamente quella dello stomaco.

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    Last Post by Mario Rossi il 25 June 2014
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  9. Donne scatolari

    By Mario Rossi il 9 Sep. 2013
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    Finalmente le vacanze! Così mi dicevo e incoraggiavo all'inizio dell'agosto appena passato. Perché il mio istinto maschile mi diceva che non andrà tutto licio, nemmeno vicino all'olio. E ne avevo bisogno di riposare e di rilassarmi. Specialmente la mia anima, stressata in ufficio dai collegi e casa dai familiari. Ma le vacanze si fanno con loro, cioè la moglie e la figlia e perché ero l'ottimista? Visto che il nucleo e lo stesso, speravo nel cambiamento dell'ambiente: mare, sole, buon cibo, le bevande alcooliche. Siamo partiti alle 9 verso il mare croato. Fino alla Venezia tutto liscio e la una scritta sui semafori che indicano lo stato sull'autostrada ha iniziato ha guastare il mio buon umore. In effetti non era il semaforo, ma lei.

    Si consigliava di andare verso Trieste via Treviso, ed era scritto anche che la strada diretta è chiusa?! Lei:
    - Ma che cavolo (diminuisco un po' l'intensità) è questo? Perché dobbiamo fare la deviazione? Vogliono soltanto che facciamo un giro più lungo e spendiamo più benzina.
    - Sai, forse ci sono dei lavori o e semplicemente tutto intasato; non siamo unici ad andare in Croazia.
    - Come lavori? Non li possono fare durante gli esodi per le vacanze. Ma che rapano (ancora censuro) hanno in testa quelli. Andiamo dritto, senza deviare.
    - Ma cara (dopo tanti anni faccio fatica a ricordarmi il suo nome) dicono che l'autostrada è chiusa.

    Niente da fare, nessun convincimento funziona quando lei parte. E così siamo andati dritti. In effetti all'inizio si viaggiava normalmente e lei trionfalmente mi faceva notare che lei, come sempre, aveva ragione. Ma dopo un po' la coda. Una mezz'oretta a passo di lumaca prima di vedere un'uscita, per proseguire con la strada statale. Dopo un po' mi fermo un bar per allungare le gambe, farmi una birretta ed una sigaretta. Lei si prende un bel bicchiere arrossito di vino bianco, veneto. Proseguo ancora un pochino prima di riprendere l'A4, per scavalcare la coda. Lei è migliorata di umore. Rientro e dopo pochi chilometri trovo di nuovo il serpentone delle macchine a passo d'uomo. Dopo c'è casello e ancora là l'attesa si prolunga. Impomodorata (cominciano le scarseggiarmi le verdure):
    - Ma perché dobbiamo andare in ferie in questo periodo quando vanno tutti. L'anno prossimo andiamo all'inizio luglio. C'è meno gente, i prezzi sono più bassi e non c'è ‘sto maledetto traffico di marmellata (le due sostanze si assomiglino un po' ed iniziano con la stessa lettera).
    - La mia società chiude a cavallo di Ferragosto e sono obbligato a stare a case – stavo cercando di rinfrescare la sua memoria (la situazione è tale da decenni).
    - Allora prenderai una settimana sola e andiamo a … (stava pensando) Irlanda. Ci prendiamo l'aereo e andiamo in quel paese dove si sta al fresco durante l'estate.

    Lei continuava per tutto il percorso, anche quando siamo arrivati nell'appartamento che abbiamo affittato non andava bene niente (a me piaceva). Troppo lontano dal mare (5 minuti in macchina) ma lei voleva così per risparmiare. Ecc., ecc., ecc. Qui mi fermo, perché più vado avanti, più divento nervoso. Se lei dice che Hitler ha provocato la seconda guerra mondiale, io mi sento corresponsabile per quella carneficina, chi sa come mai? E' ovviamente un problema mio, ma non riesco a trovare la soluzione.

    Oggi ho iscritto il mio blog in una directory, sperando di far conoscere alla gente l'esistenza di questo mio capolavoro. In effetti non me ne frega più di tanto, ma ho la sensazione che se più gente legge le mie lamentele io mi sentirò meglio, scaricato. Magari fosse così. Sfogliando il sito, per trovare la categoria giusta dove iscrivermi mi sono imbattuto nella pagina che tratta opzioni binarie. Una specie di gioco d'azzardo con gli strumenti finanziari. Stasera ci provo un poco e se lo troverò interessante, magari vi dico due parole la prossima volta. Ci provo se non sarò costretto a stare seduto sul divano e sentire i discorsi come il mondo fa schifo, che la gente deve cambiare la mentalità, che si deve ribellare a quelli che ci sfruttano e che la rivoluzione mondiale è inevitabile. Non lo conoscevo personalmente, ma Stalin doveva essere più flessibile e meno esclusivista.

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    Last Post by Mario Rossi il 9 Sep. 2013
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